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Nuova arma contro i gliomi cerebrali, è una molecola

Farmaci Redazione DottNet | 11/06/2023 17:31

Anche l'Italia nella ricerca. Inizia l'iter per l'approvazione.

Una nuova molecola, il vorasidenib, è in grado di rallentare la crescita tumorale dei gliomi, tumori cerebrali di basso grado e a crescita lenta. Lo ha dimostrato uno studio internazionale, che ha visto la partecipazione della neuro-oncologia universitaria dell'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, attualmente diretta dalla professoressa Roberta Rudà.    I risultati dello studio Indigo, una sperimentazione di fase tre, l'ultima prima dell'approvazione ufficiale di nuovo farmaco, che ha reclutato 331 pazienti da dieci Paesi, e che potrebbe rivoluzioare la pratica clinica, sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine e presentati in anteprima nei giorni scorsi in sessione plenaria all'American Society of Clinical Oncology (Asco) a Chicago.

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La neuro-oncologia delle Molinette, avendo partecipato al disegno dello studio e reclutato pazienti, appare tra gli autori della pubblicazione, unico centro italiano e tra i pochi centri europei.   Il vorasibenib, farmaco che va assunto per via orale, ha dimostrato di essere ben tollerato e, oltre ad avere un effetto sul tumore, sembra essere attivo anche nel ridurre le crisi epilettiche. Ora dovrà seguire le tempistiche dell'iter regolatorio e l'approvazione delle autorità registrative negli Usa e in Europa prima di poter essere prescritto ai pazienti.   Potrà poi aprire per i pazienti lo scenario delle "terapie target o terapie di precisione", già diffusamente impiegate in oncologia ma finora di impiego limitato in neuro-oncologia.

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